GINO SABATINI ODOARDI
"DISPIEGAMENTI"
“Il chiaro si immerge sempre nello scuro. E il chiaroscuro riempie la monade, secondo una serie che si può percorrere nei due sensi: a una estremità il fondo scuro, dall’altra la luce sigillata.” (Gilles Deleuze)
Un’installazione sospesa tra forma e segno capace di creare una foresta monocroma attraverso la metafora e la sublimazione della “piega”. Uno svolgersi-avvolgersi in cui i drappi e le pieghe cercano di definire una incessante volontà di manifestarsi, stratificarsi, produrre composizioni visive, creare rapporti aritmetici, “accordi” che contribuiscono ad una diversa armonia dove l’orizzonte è forma e viceversa. È il suo racconto concettuale, di sicuro un percorso che acquista peso quanto più disegna il suo campo, le mura di una storia, lì per dimostrare un’unità formale, tematica e concettuale.
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