Chi siamo

L’Associazione Culturale Seminaria Sogninterra nasce a Maranola (LT) nel 2011 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea nella sua funzione sociale, come punto di radicamento nel territorio - di Maranola e oltre - per contribuire a rinnovarne le energie positive di creatività e condivisione.

SEMINARIA è

un gruppo curatoriale che focalizza la sua ricerca sull’arte ambientale e relazionale in dialogo con la periferia, fuori dai musei e dalle gallerie, dritta nelle case e nella vita della gente.
SEMINARIA sono i circa 50 artisti coinvolti finora, che si sono messi in discussione in dinamiche di produzione, realizzazione e condivisione molto diverse dal solito, sempre e comunque in costante dialogo con il tessuto urbano e sociale di Maranola.
Ma soprattutto SEMINARIA sono i professionisti, gli artigiani, i volontari, le mamme e le nonne di Maranola che sostengono l’associazione, adottano gli artisti e aprono a tutti le proprie case e cucine. 

BOARD

Vera e Toon De Wit, Vincenzo De Meo, Antonia De Meo, Maria De Meo, Diana Ciufo.

TEAM

Roberta Russo, Presidente

Marianna Fazzi, Curatrice 

Isabella Indolfi, Curatrice 

Vincenzo Fiorillo, Curatore Allestimento

Luca Evangelista, Curatore Radici Sonore

Mario Ferro, Curatore Radici Sonore e co-curatore dell’allestimento Seminaria

Matilde Sparagna, Responsabile Organizzazione Culturale

Clara Pellegrino, Comunicazione e Social Media

Maria Cecilia Caballero Zanotti Cavazzoni, Comunicazione e Social Media

Gabriele Drago, Videomaker

Mimmo Indolfi, Direttore tecnico

Antonio Alessandro Valeriano, Coordinatore tecnico

Marianna Fazzi
Curatrice 

Isabella Indolfi
Curatrice 

Vincenzo Fiorillo
Curatore Allestimento

Luca Evangelista
Curatore Radici Sonore

Mario Ferro
Curatore Radici Sonore e co-curatore dell’allestimento Seminaria

Matilde Sparagna
Responsabile Organizzazione Culturale

Clara Pellegrino Comunicazione e Social Media

Maria Cecilia Caballero Zanotti Cavazzoni
Comunicazione e Social Media

Antonio Alessandro Valeriano
Coordinatore tecnico

Maria De Meo 

Foto Paola D’Urso

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